HRV4Training in italiano, la recensione dettagliata

HRV4Training in italiano

Il recente articolo di “Massi” Milani su HRV4Training in inglese è piaciuto moltissimo anche al pubblico italiano, tanto da rendere obbligatoria la versione nella nostra lingua. Del resto, il numero di dispositivi Android nel mondo è nettamente superiore a quello iOS, quindi era prevedibile che il solo fatto di aver reso disponibile (lo scorso 23 marzo) HRV4Training anche per gli amanti del sistema operativo di casa Google, avrebbe quasi istantaneamente impennato il numero di utilizzatori dell’App creata e gestita dal MITICO* Marco Altini! Già il solo fatto di poter utilizzare la fotocamera dello smartphone senza star lì a dover indossare la fascia cardio (da “androidiano” convinto, uno dei motivi che mi ha fatto desistere dal registrare l’Heart Rate Variability dopo qualche mese di utilizzo quotidiano…) la rende l’App più comoda per la gestione dell’HRV, se poi ci aggiungiamo tutte le altre caratteristiche, beh che dire: rispetto alle App concorrenti, non direi solo “non c’è partita”, ma direttamente che si tratta di uno sport diverso!

*“MITICO”, perché da informatico capisco bene la difficoltà di creare l’App per Android, dove a differenza di iOS ci sono specifiche diverse per ogni marca e modello di smartphone in commercio!

HRV4Training è un’App innovativa con un grande obiettivo: aiutare tutti gli atleti a ottimizzare le loro prestazioni, allenandosi in maniera più intelligente, non più intensamente. L’App riesce davvero nel suo intento? Quali sono le sue caratteristiche e i principali benefici per gli utilizzatori? Perché si dovrebbe pagare (nove euro) per uno strumento che compete sul mercato iOS e Android con altre decine di applicazioni della variabilità del battito cardiaco, molto spesso gratuite? Una volta superata la barriera del prezzo, come utilizzare propriamente lo strumento per monitorare il vostro stato di forma attuale nel breve periodo e nel lungo? Con un cruscotto informativo talmente ampio e variegato, un collegamento automatico ai principali siti web di fitness come TrainingPeaks e Strava, occorre essere uno scienziato aerospaziale per interpretare tutti i dati a disposizione in maniera corretta? Quest’articolo cercherà di rispondere a queste e a molte altre domande.

Per la prima volta da quando scrivo sul blog, l’articolo è stato preparato in modalità “crowd writing”, visto che alla redazione dell’articolo ha collaborato anche Francalberto Bizzetti, che ringraziamo per gli ottimi spunti di discussione e per le schermate in italiano di HRV4Training. Nella versione in inglese dell’articolo avevate trovato la versione “notte”, ma in italiano abbiamo proposto le schermate bianche.

HRV4Training in italiano, la misura dell’Heart Rate Variability

Nel seguito parleremo delle principali caratteristiche di HRV4training, fornendo una panoramica delle funzioni che lo strumento offre. Descriveremo in particolare come acquisire i dati, come analizzare i consigli forniti, come andare a modificare il proprio regime di allenamento e come integrare i dati di altri sistemi e siti web leader del mercato. Abbiamo utilizzato quotidianamente l’App per oltre quindici mesi, supportato il suo sviluppo, aiutando a identificare bug nella prima fase. Abbiamo anche testato le nuove caratteristiche come la stima del VO2max, oltre al rilascio della versione per Android. Essendo atleti ordinari ma alla ricerca dell’ottimizzazione della nostra performance, utilizziamo questo strumento per migliorare la conoscenza del nostro corpo alle risposte del fisico a stress e sollecitazioni varie. Grazie alla nostra curiosità, oltre al tempo dedicato a capire le funzioni principali di HRV4Training, abbiamo una visione chiara dei suoi benefici di breve e di lungo termine.

Senza altri indugi, procediamo ad analizzare il contenuto della scatola dell’HRV4Training.

Heart Rate Variability, la variabilità del battito cardiaco

Prima di descrivere HRV4Training, vale la pena dedicare qualche secondo a spiegare il concetto della variabilità del battito cardiaco. Ne avevamo parlato un anno fa nel primo articolo sull’Heart Rate Variability in italiano. Cos’è l’Heart Rate Variability, detta anche HRV? In parole semplici, il nostro cuore non batte in maniera costante, anche per un grande atleta con 35 battiti al minuto, si osservano tipicamente variazioni del battito cardiaco. L’HRV è un modo pratico di quantificarle. In fisiologia, esistono parecchie modalità di misurare tali differenze. Tralasciando aspetti tecnici e matematici, la vera domanda è “… perché misurare la variabilità del battito cardiaco?”. A una domanda complessa rispondiamo semplicemente dicendo che il sistema autonomo nervoso del nostro corpo regola molte sue funzioni, come la respirazione, il battito cardiaco e altre ancora. La parte parasimpatica del sistema è responsabile nella gestione del riposo e recupero. L’Heart Rate Variability è un modo di misurare la nostra capacità di recupero dopo uno sforzo fisico o mentale intenso. L’analisi dei dati di HRV aiuta a capire quanto tempo il nostro corpo ha bisogno di recuperare/riposare dopo un allenamento intenso. Più alta sarà la variabilità cardiaca, migliore sarà il recupero per il nostro atleta a 35 battiti. E quindi, come fare a misurare l’Heart Rate Variability?

Unboxing e configurazione di HRV4Training

Ci sono molti modi e strumenti per misurare l’HRV. Lo si può fare con gli orologi Garmin, ma gli attuali strumenti di reporting della casa del Kansas non sono ancora così evoluti da soddisfare l’atleta analitico. Con il nuovo Garmin fenix 5 la situazione è decisamente migliorata, ne parleremo presto. HRV4Training è la risposta per chi si allena costantemente e intende conoscere la sua capacità di recupero perché lo strumento fornisce una serie importante di dati e ogni mattina suggerisce come allenarsi. Ma come si fa per iniziare? Basta semplicemente uno smartphone con iOS oppure Android. In linea di principio, non serve nemmeno una fascia cardiaca, perché HRV4Training è in grado di misurare la variabilità del battito attraverso la telecamera del telefono. E in effetti, almeno con la versione dell’iPhone, il lettore ottico è stato validato clinicamente dal centro studi Neozelandese High Performance.

Misurare l’Heart Rate Variability

Un utente evoluto può scegliere di configurare HRV4Training in molti modi. Per semplificare il discorso, chi inizia si trova davanti a quattro domande fondamentali: 1) in che modo misurare la variabilità del battito cardiaco? In altri termini, quale strumento utilizzare? 2) Per quanto tempo procedere quotidianamente nella misurazione? 3) Quali parametri si vogliono vedere nei report post-misurazione? 4) Con quali strumenti e siti web si vogliono condividere i dati? Anche se le domande sembrano banali, “il diavolo è nel dettaglio”, di conseguenza suggeriamo una lettura delle risposte e dei nostri suggerimenti.

Le prime due domande hanno una risposta semplice. In che modo misurare la variabilità del battito cardiaco? HRV4Training è in grado di misurare la variabilità cardiaca in tre diversi modi. Il primo utilizza la fotocamera del cellulare, mentre le altre due sono basate sul collegamento con la fascia cardio con le due tecnologie attualmente disponibili sul mercato.

HRV4Training in italianoFotocamera del cellulare. È decisamente l’opzione più semplice da adottare, soprattutto se si dispone di un iPhone, su cui si ottengono dati che sono stati validati scientificamente. La nostra impressione è che comunque la fotocamera di Android funzioni bene, ma in tal caso dipenderà molto dal telefono a disposizione. Mettendo il dito sulla macchina fotografica dello smartphone, HRV4training misurerà il vostro battito cardiaco e calcolerà la sua variabilità. Questo metodo richiede alcuni minuti di sperimentazione, nei test con Android e iPhone, misurando simultaneamente il dato, abbiamo verificato empiricamente l’assenza di variazioni significative tra i due sistemi.
Fascia cardio Bluetooth 4.0 (o BLE). In questo caso parecchie fasce sono compatibili, quella consigliata è , il cui costo è pari a circa 45 euro. Sicuramente è la modalità di collegamento più testata e affidabile: avrete in tal caso la certezza che la misurazione sarà corretta, indipendentemente dal telefono utilizzato. Certamente però esiste un tradeoff tra correttezza e comodità. Tutto dipende dalle vostre abitudini: appoggiare un dito su una fotocamera non è molto complesso, ma richiede attenzione appena svegli. Per noi una fascia Polar H7, oppure Wahoo Tickr, permette di rilassarsi meglio durante il test, assumendo che siate in grado di superare la barriera di dover mettere una fascia cardio alle sei del mattino.
ANT+. Tramite una fascia cardio Garmin o compatibile, in grado di comunicare tramite protocollo ANT+. Se siete sufficientemente fortunati da avere un Android con tale tecnologia, assicuratevi prima di cantare vittoria di aver installato diversi servizi (ANT Radio, ANT+ Plugin, ANT USB Service). Sebbene non sia un compito arduo, occorre dedicare tempo per la configurazione. Con pazienza è fattibile. Si tenga conto che quest’opzione non è disponibile per l’iPhone.

Per quanto tempo misurare l’HRV? La seconda scelta è anch’essa semplice e immediata ma molto importante. Ogni atleta deve decidere quanto tempo dedicare alla misura della variabilità del battito cardiaco. Lo standard riconosciuto di misurazione dell’HRV è di cinque minuti, tempo utilizzato in tutti i principali studi medici degli ultimi anni. Vale veramente la pena dedicare quattro minuti in più per il test? Nella nostra esperienza, un minuto è la scelta più efficace, ma ovviamente potrete anche scegliere misurazioni di due, tre o cinque minuti. Il suggerimento di Francalberto è di configurare la misurazione a due minuti. Concordiamo entrambi che sopra questo valore non ci sono apprezzabili vantaggi. Leggendo la letteratura accademica sull’argomento, sembra veramente che un minuto sia più che sufficiente per misurare l’HRV.

Dare un senso ai dati con informazioni aggiuntive, i Tags

HRV4Training in italianoUna volta effettuata la misurazione, l’App chiede di inserire delle informazioni aggiuntive, cioè i cosiddetti Tags. Ci sono tag relativi al sonno, all’orario in cui la sera precedente ci si è addormentati e in cui la mattina ci si è alzati, tag relativi all’allenamento: livello di sforzo soggettivo, durata dell’allenamento, distanza percorsa, motivazione a svolgere l’allenamento, ciclo dell’allenamento in cui ci si trova. Alcuni di questi tag vengono alimentati automaticamente anche se c’è sempre la possibilità di sovrascrivere manualmente i valori proposti, tag generici: eventuale presenza di infortuni, o di indolenzimenti muscolari, livello della condizione fisica, energia mentale. Infine sono stati definiti tag relativi allo stile di vita: eventuale assunzione di bevande alcoliche, città in cui ci si trova, dieta che si sta facendo, integratori assunti, viaggi, malattia.
Nelle impostazioni è possibile scegliere quali tag utilizzare e quali no, e se ne possono addirittura aggiungere alcuni personalizzati. Potreste per esempio accorgervi, chi può escluderlo, che quando la Juve non gioca in modo spumeggiante, il vostro HRV cala drammaticamente. A cosa serve inserire questi tag? Serve ad associare agli allenamenti svolti e all’HRV rilevato, i necessari dati di contesto così da poter dare loro senso e poter fornire delle evidenze statistiche. Una volta misurato l’HRV e inserito i tag, si può andare a vedere come HRV4Training analizzi questi dati. Ovviamente, fondandosi su analisi statistiche, tanto maggiore sarà il periodo di raccolta dei dati e tanto più significative, utili e ricche saranno le informazioni ottenute in cambio.
Riassumendo, i tag danno un senso compiuto ai nostri dati.

HRV quotidiano, misurazione e consigli

HRV4Training in italianoUna volta effettuata la misurazione e aggiornati tutti i tag richiesti, il sistema fornirà dei consigli che consentiranno di stabilire come allenarsi. Ma quando dovrebbe essere effettuata la misurazione? Ci sono tantissime scelte, tra cui poco prima di allenarsi. Tuttavia, la letteratura scientifica dell’HRV suggerisce di essere molto costanti nell’orario, la regola d’oro è: misurare con lo stesso strumento, nella stessa posizione, alla stessa ora. Quindi farlo alla mattina presto è sicuramente la scelta migliore. Nella nostra esperienza, adottare una routine consente di valutare al meglio lo stress fisiologico del giorno e dei giorni precedenti e quindi al sistema di fornire i migliori consigli d’allenamento. Utilizzo quotidiano e consigli. Dopo aver misurato per quattro giorni, l’App inizierà a calcolare i valori medi dell’HRV, chiamati “baseline” e lo scostamento quotidiano rispetto a essi. HRV4Training fornirà quindi il consiglio giornaliero sull’allenamento. HRV suggerirà di effettuare degli allenamenti facili o intensi o addirittura di non allenarsi affatto. Sebbene gli algoritmi di valutazione siano complessi, in realtà tutto è semplice: i suggerimenti sono corredati da un piccolo semaforo, che aiuta a valutare visivamente come allenarsi.

Il vero valore aggiunto di HRV4Training non è solo rappresentato dai consigli dell’allenamento ma dal grandissimo reporting a disposizione. Nella sezione successiva, cercheremo di sintetizzare le principali modalità di misurazione dei dati.

Visualizzazione dati e baseline

HRV4Training in italianoHRV4Training in italianoHRV4Training in italianoUna prima modalità di visualizzazione dei dati in HRV4Training è il diario. Qui i dati giornalieri relativi a Recovery Points, cioè il punteggio di sintesi sull’HRV, a battiti cardiaci a riposo e a rMSSD, il parametro più importante da cui è possibile inferire il livello di stress, vengono mostrati in successione. I pallini piccoli colorati sopra gli istogrammi indicano se in quei giorni HRV4Training aveva suggerito di correre normalmente (verde), lentamente (giallo) o di riposare (rosso), mentre sotto gli istogrammi compaiono dei simboli relativi agli allenamenti (esagono rosso = allenamento intenso; arancio = medio; giallo = facile) o, a scelta, alla qualità del sonno, al livello di energia posseduto o alle condizioni muscolari. Poco più sotto c’è infine un’indicazione sull’eventuale assunzione di bevande alcoliche. Il Diario è anche il luogo da cui è possibile forzare una rilettura dei dati degli allenamenti presenti su Strava, basta toccare l’istogramma del giorno che interessa o modificare i tag già inseriti. È inoltre possibile andare indietro e visualizzare i dati delle settimane precedenti.
Per gli utilizzatori più evoluti è inoltre possibile visualizzare, assieme ai Recovery Points, ai battiti cardiaci e all’rMSSD, tutta una serie di altri valori cardiaci aggiuntivi rilevati durante la misurazione come l’SDNN, il pnn50, l’LF e l’HF. Non ci soffermeremo sulle sigle, visto che il blog di HRV4Training discute in maniera approfondita metodologie di calcolo di tutte queste metriche.

HRV4Training in italianoHRV4Training in italianoHRV4Training in italianoUn’altra modalità con cui è possibile visualizzare i dati è quella presente nella sezione andamenti. Concettualmente rispetto alla sezione precedente non c’è molta differenza, però è più agevole e intuitivo vedere l’evoluzione nel tempo dei parametri più strettamente legati alla variabilità cardiaca. Nelle diverse immagini sono visualizzati la frequenza cardiaca a riposo, inoltre sono disponibili le informazioni su rMSSD e sui Recovery Points, quest’ultimo essendo il punteggio di sintesi della variabilità. Alla base degli istogrammi grigi compaiono anche i colori relativi all’intensità degli allenamenti svolti. Per andare indietro nel tempo basta scorrere il dito sull’immagine e trascinarla nella direzione desiderata.

HRV4Training in italianoHRV4Training in italianoHRV4Training in italianoLa sezione chiamata confronto popolazione invece permette di paragonare alcuni nostri valori medi, come per esempio battiti a riposo, Recovery points, rMSSD e rMSSD normalizzata, con quelli dell’intera popolazione o, in alternativa, con il segmento di popolazione che più ci interessa. I parametri sono selezionabili sulla base del sesso e dell’età. Ma non fatevi illusioni: il confronto con altri podisti è solo una curiosità, avere il più alto livello di rMSSD non vi porterà alle Olimpiadi. HRV è un parametro soggettivo, condizionato in buona parte da vincoli genetici e i cui scostamenti acquistano senso solamente se osservati nel tempo all’interno della stessa persona.

HRV e carico dell’allenamento: analisi avanzate

E ora veniamo al piatto forte, al vero valore aggiunto di questa applicazione, a ciò che ne estende l’utilità fino a renderla attualmente la migliore applicazione per il podista.
In HRV4Training sono state sviluppate delle analisi avanzate, una sezione in cui molte delle domande che tipicamente si pone chi corre possono trovare finalmente una risposta. Per ragioni di validità statistica, sono sezioni che si attivano solamente dopo che sono stati caricati un bel po’ di dati. A seconda del tipo di analisi, potrebbero servire anche quaranta giorni per ottenere il dato, ma l’attesa è giustificata!

HRV4Training in italianoHRV4Training in italianoCarico di allenamento. Un modo per valutare se il proprio carico di allenamento è ottimale o meno, se si sta esagerando e rischiando un infortunio o se, al contrario, si sta perdendo la forma, è quello di mettere a confronto e rapportare il carico di allenamento acuto, nel breve termine, con quello cronico, su un periodo più lungo di quattro settimane. Il carico d’allenamento è un concetto relativo. Ragionando per assurdo, se fossimo reduci da un lunghissimo infortunio (carico di allenamento cronico pari a zero) e il primo giorno di ripresa corressimo intensamente per 25 km (carico acuto molto elevato), il rischio di ricadere in un nuovo infortunio sarebbe molto alto. Invece, compiendo lo stesso allenamento dopo aver accumulato molti chilometri sulle gambe (carico cronico elevato), questo rischio sarebbe molto più contenuto. Di conseguenza, nella scelta degli allenamenti, stabilire il carico d’allenamento è importante per stabilire eventuali rischi. Ma come valutarlo? L’App permette di scegliere l’intervallo temporale e il parametro di valutazione del carico dell’allenamento. Per esempio si potrebbe utilizzare la distanza corsa, oppure la durata. Ma HRV4Training utilizza anche Strava Suffer Score, parametro che esprime lo sforzo cardiaco sostenuto, o Training Stress Score, TSS, parametro analogo di Training Peaks. L’utente può infine scegliere parametri come il grado di sforzo o l’intensità della corsa. HRV4training presenterà un grafico che mostrerà la sintesi del carico degli allenamenti delle ultime settimane. In base alla metrica inserita, il colore di ogni istogramma indicherà se il carico dell’allenamento è ottimale, se è così blando da portare al deallenamento, o se è tale da provocare un rischio di infortunio, con la distinzione tra moderato e elevato.

HRV4Training in italianoHRV4Training in italianoCorrelazioni. Un’altra analisi avanzata è quella che ricerca e misura correlazioni statistiche tra variabili. Volendo valutare per esempio se la variabilità cardiaca è influenzata dal Suffer Score, è possibile utilizzare questo strumento. Prendendo i dati di Francalberto, il grafico mostra che giornalmente l’influenza è pressoché nulla ma in un arco temporale più lungo l’influenza è di -0,34. Il segno meno sta a indicare una relazione inversa: aumentando il Suffer Score, la variabilità cardiaca diminuirà del 34% ossia aumenterà lo stress. La stessa analisi potrebbe essere svolta su parametri diversi. Per esempio, si potrebbe valutare se la durata del sonno influenza il livello di stress, misurati da rMSSD oppure anche dai battiti a riposo. Nell’esempio concreto la risposta sarebbe che la durata del sonno di una singola notte non ha un grande impatto sulla variabilità cardiaca. Prendendo un intervallo più lungo, l’influenza sarà superiore. Le schermate mostrano che il riposo aiuta il recupero, solamente se si riesce a dormire più a lungo per parecchi giorni.

HRV4Training in italianoHRV4Training in italianoCambiamenti acuti di HRV. Una delle domande più frequenti del 2016 dalla pubblicazione dell’articolo dell’Heart Rate Variability riguarda l’impatto di un allenamento sulla variabilità cardiaca. Difficile rispondere a livello generale, perché ogni corpo ha risposte diverse allo stress, di cui l’allenamento intenso è solamente una componente. Francalberto si è posto però la domanda: ma è proprio vero che ogni volta che esegue sedute intense, l’indomani si sente meglio, con maggiori energie fisiche e mentali e quindi meno stressato? Ovviamente ci potremmo porre la domanda opposta! Per Francalberto, l’HRV si alza, e il livello di stress si abbassa il giorno successivo a un giorno di riposo, a un giorno in cui ha compiuto un allenamento poco intenso e persino (ma meno) il giorno dopo un allenamento intenso. Invece non si può dire la stessa cosa in caso di allenamento di media intensità: lo stress aumenta. Non c’è una risposta valida per tutti e in effetti questa è la ragione per utilizzare HRV4Training.

Andamenti HRV. La sezione precedente misura i cambiamenti acuti di HRV, mentre su un arco temporale più lungo gli effetti dell’intensità degli allenamenti sulla variabilità cardiaca potrebbero essere diversi. HRV4Training ha una sezione Andamenti HRV che analizza e correla diversi parametri sul lungo periodo. Il report aiuta a rispondere alle seguenti domande: l’HRV sta aumentando? Ciò significherebbe che lo stress sta diminuendo.
La frequenza cardiaca a riposo sta diminuendo? Se sta diminuendo generalmente vuol dire che la condizione fisica sta migliorando. Ciò è vero solo nel lungo periodo, la diminuzione giornaliera potrebbe semplicemente essere una reazione acuta del sistema parasimpatico a uno stress elevato. Altri report sono disponibili come il coefficiente di variazione dell’HRV che è il rapporto tra media e varianza. Senza scendere in dettagli tecnici, l’ideale sarebbe che l’HRV fosse tendenzialmente stabile senza oscillare troppo. Quindi un calo di questo valore associato a un incremento dell’HRV sarebbe positivo, mentre se lo stesso parametro calasse ma fosse associato ad un calo dell’HRV, ossia a un incremento di stress, questo potrebbe essere un indice di sovrallenamento.

HRV4Training in italianoVO2max. Questa sezione stima il VO2max prendendo automaticamente in esame la velocità degli allenamenti delle ultime sei settimane e la relativa frequenza cardiaca.
Per Francalberto, il valore di VO2max proposto coincide perfettamente con la stima fatta dai Garmin più recenti. È una funzione molto utile per chi non ha un orologio Garmin dotato di questa funzionalità. Occorre disporre dei dati cardiaci, per cui gli allenamenti che sono stati corsi senza fascia oppure senza sensore cardio non vengono presi in considerazione.

HRV4Training in italianoHRV4Training in italianoHRV4Training in italianoHRV4Training in italianoHRV4Training in italianoRiepiloghi. Questa sezione mostra dei riepiloghi settimanali e mensili su alcuni parametri a scelta. È possibile per esempio visualizzare quanti chilometri abbiamo corso settimana dopo settimana (per andare indietro nel tempo basta trascinare l’immagine verso destra), o quanti minuti si è corso, con quale cadenza media, o con quale livello di sforzo cardiaco.

HRV4Training in italianoAllenamento polarizzato. La sezione che conclude le Analisi Statistiche Avanzate si chiama Allenamento Polarizzato. Serve a capire quanta percentuale dei propri allenamenti viene corsa a un grado di intensità superiore (e inferiore) a una determinata soglia scelta a piacere. L’intervallo temporale di riferimento è fisso e corrisponde alle ultime quattro settimane di allenamenti, mentre il parametro da analizzare è uno a scelta tra le seguenti opzioni: battiti cardiaci, potenza (per chi usa Stryd) e l’RPE, ossia il livello soggettivo di sforzo. Che utilità ha conoscere il grado di polarizzazione? C’è una corrente di pensiero, descritta nel libro 80/20 Running e nel nostro articolo sull’allenamento polarizzato, che ritiene che l’80% circa dei propri allenamenti debba essere corso a ritmi lenti e soltanto il 20% circa dovrebbe essere intenso. Così facendo si darebbe modo all’organismo di correre gli allenamenti di “qualità” in condizioni ottimali e cioè solo dopo aver recuperato al meglio dai precedenti.
La tabella sinottica fornisce i valori medi e non la media per chilometro, nonostante ciò resta uno strumento utile.

Integrazione ed esportazione dati

HRV4Training in italianoOgni volta che viene rilevata la variabilità cardiaca, l’App effettua il backup dei dati su un server remoto. In questo modo, quando si resetta o cambia dispositivo, l’App è in grado di recuperare tutti i dati e di proseguire dall’esatto punto in cui la si era lasciata.
Inoltre l’App permette di esportare una buona parte dei dati su un file .csv sul cloud, se si ha uno spazio su Dropbox, e/o come semplice allegato in un’e-mail. In questo modo diventa possibile fare estrapolazioni dei propri dati.

Integrazione con altri sistemi. È possibile esportare e importare i dati anche su altri sistemi come SportTracks, TrainingPeaks o Strava. Per esempio, HRV4Training si collega all’account Strava, consentendo di leggere i dati degli allenamenti. Così facendo l’App sarà in grado di associare automaticamente alle misurazioni dell’HRV i dati delle sessioni e di effettuare delle interessanti analisi statistiche discusse precedentemente. Se il vostro account su Strava è Premium, l’App è in grado di trasferire anche lo Strava Suffer Score. Su TrainingPeaks l’App è inoltre in grado di effettuare l’operazione inversa, ovvero di aggiornare i dati della variabilità cardiaca e i tag in modo che restino associati agli allenamenti presenti sul sito.

HRV4Training per Android

Dal mese scorso HRV4Training è disponibile anche per Android. Siamo stati beta tester e ne abbiamo parzialmente supportato lo sviluppo. Pur essendo Android un sistema operativo diverso rispetto a iOS, abbiamo trovato che la nuova versione abbia una simile esperienza rispetto a quella dell’iPhone. Secondo noi ci sono però piccole variazioni:
– Android offre la possibilità di utilizzare anche fasce cardio Garmin, a condizione di avere a disposizione un telefono ANT+;
– la misurazione della fotocamera funziona decisamente bene ma tutto dipende dalla tipologia di telefono a disposizione: quelli nuovi sicuramente sono più affidabili. Inoltre abbiamo valutato che alcuni modelli di telefono potrebbero riscaldare il dito durante la misurazione. Essendo Android una piattaforma non standardizzata, la vostra esperienza potrebbe risultare diversa;
– il collegamento via Bluetooth è riconosciuto più velocemente con l’iPhone rispetto ad Android. Questa è probabilmente un’opinione personale, ma entrambi i sistemi sono capaci di utilizzare la pletora di fasce cardio Bluetooth disponibili sul mercato.

Conclusioni e Concorso HRV

HRV4Training si è dimostrata essere molto di più di una semplice App che misura la variabilità cardiaca. È un cruscotto che contiene tutto quello che può servire a chi corre e intende migliorare le proprie prestazioni in modo sostenibile. Ha funzioni evolute che oggi mancano completamente sul Connect e su siti a pagamento come Strava. HRV4Training è uno strumento fantastico che misura non soltanto l’Heart Rate Variability ma anche il nostro stato di fitness del momento. Nonostante la presenza di tantissime applicazioni di HRV, l’atleta analitico apprezzerà senz’altro il numero di report, di consigli e suggerimenti che il tool offre. Per chi ama la semplicità come noi, abbiamo amato fin da subito il grafico della baseline e la precisione dei consigli su come allenarsi.

Il nostro consiglio è acquistare una fascia , oppure usare la fotocamera dello smartphone e iniziate a scaricare i dati. Se sarete abbastanza disciplinati e misurerete quotidianamente il vostro HRV, HRV4Training vi fornirà grandissime informazioni sul modo d’allenarvi e sulla supercompensazione.

Grazie al supporto di Marco, con il lancio della versione italiana di HRV4Training per Android, abbiamo deciso di lanciare un semplice concorso HRV che si concluderà il 15 Aprile 2017. Per partecipare al concorso, basterà commentare l’articolo. L’idea più brillante o il commento più divertente vincerà una licenza gratuita di HRV4Training per Android oppure per iOS.




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